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Prospettive Radici

Parole per chi

Nel gruppo Telegram 1 Testo al Giorno ho proposto questa riflessione:

Prova a immaginare il tuo pubblico. Per chi scrivi? Per chi vorresti scrivere? Racconta come potrebbero essere le persone da cui desideri farti leggere, oppure se preferisci scrivere solo per te o solo per un’altra persona.

Pongo quesiti e poi fatico io stessa a rispondere. Ma a me piacciono le cose complicate, quelle che non risultano troppo immediate. Tuttavia mi posso definire una persona semplice, vale a dire che manifesta una certa linearità pur amando le asperità del cammino, che intraprendo senza scorciatoie. Tra l’altro, volevo essere breve e credo che sarò lunga. Ma che c’entra tutto questo con il pubblico della mia scrittura? C’entra.

Da molti anni gioco con le parole e ho iniziato con un vecchio blog di fotografie e testi brevi aperto nel 2006. Scrivevo così, in uno dei primi post:

Perché affidare al mare infinito della rete, come in un gioco, pensieri, riflessioni, distrazioni, immagini, parole, domande, istanti? C’era la gran voglia di uno spazio accessibile ed estremamente libero dove collocare, senza un ordine prestabilito, tutto quanto emerge dalla memoria, dalla realtà, dagli incontri: colore, forza e respiro di ogni mia giornata, segni infinitamente presenti, potenti o impercettibili. Con la leggerezza di un sorriso, do il benvenuto a voi, che vi avventurerete, per scelta o per caso, tra queste parole spettinate ma così vere.

Quindi, al di fuori di ogni aspetto professionale – allora lavoravo in una piccola agenzia di comunicazione – avvertivo una esigenza diversa da quella del lavoro, cioè quella che le parole derivanti dalle mie esplorazioni arrivassero a qualcuno, anche senza sapere chi. E da quelle parole sono iniziate conversazioni e relazioni che continuano ancora oggi.

Ora so che quelle parole erano e sono scritte prima di tutto per me, per esplorare, per fare memoria del mio percorso e allo stesso tempo per guardare al futuro con uno sguardo presente. So anche che, senza buoni compagni di viaggio, il percorso rischia di essere più povero.

Forse cercavo buoni compagni di viaggio, che guardassero oltre la sfera lavorativa, che desiderassero riflettere su ciò che l’uomo ha di più prezioso: la consapevolezza e la capacità di saper amare e di essere amato.

Questo vado cercando, e questo trovo, in modo speciale in 1 Testo al Giorno. Concludo con una frase che ho scritto durante il 2020:

Siamo ciò che scriviamo. Scrivere è osservare, ascoltare, imparare. È prendere il largo e ritornare. È avere un lettore da amare.

Di Federica Segalini

🌱 Allenatrice di voce scritta. Ti accompagno a scrivere con approccio concreto, agile, sostenibile. Valori, identità personale e professionale, sguardo sul mondo sono la tua voce unica: trova la tua voce scritta.

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